Diciannove operai della ex-Breda vedono riaprirsi le trattative per i riconoscimenti previdenziali con l’INAIL dopo le proteste dei giorni scorsi portate avanti dal Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e sul territorio. Insieme alle ex tute blu c’erano ad animare le contestazioni anche i familiari delle vittime dell’amianto, tutti stanchi delle lungaggini burocratiche da attendere per far valere i propri diritti. Saranno quindi rivisti i 19 casi in precedenza rigettati dall’INAIL. Per gli ex operai non era stato concesso alcun riconoscimento della malattia professionale e della esposizione alla fibra killer: la trattativa sui benefici previdenziali si era conclusa inizialmente con esito negativo.