Nell’ambito del processo a carico degli ex dirigenti Breda Termomeccanica - Ansaldo a Milano per la morte di 11 operai che avrebbero respirato, secondo l'accusa, tra gli anni '70 e '80 fibre di amianto nello stabilimento, la holding di Stato Finmeccanica e Ansaldo Energia sono stati citati come responsabili civili per l'eventuale risarcimento. Il presidente della nona sezione penale del Tribunale di Milano, Anna Introini, ha accolto la citazione in giudizio delle due società avanzata dalle parti civili (Medicina democratica, i familiari delle vittime, l'Associazione Italiana Esposti Amianto, il Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio, FIOM-CGIL, INAIL e Regione Lombardia). Finmeccanica e Ansaldo Energia, si legge in una nota del Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e del territorio, "nei vari passaggi societari hanno incorporato la Breda Termomeccanica". Gli ex manager, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato e dal pm Nicola Balice, sono accusati di omicidio colposo e di lesioni gravissime in relazione alla malattia che ha colpito un altro operaio perché avrebbero omesso "di adottare nella direzione e nell'esercizio dell'impresa, le misure necessarie a tutelare l'integrità fisica dei lavoratori operanti all'interno dei capannoni nei reparti produttivi Convenzionale e Nucleare''.
"Mentre i processi continuano nel tentativo di avere un po' di giustizia i lavoratori continuano a morire - prosegue la nota -, qualche settimana fa è morto un altro ex lavoratore della Breda di viale Sarca per mesotelioma pleurico".