Una sentenza choc è quella che ha coinvolto il Comune di Ferrara, da una parte, e l’INAIL dall’altra. L’Istituto è stato condannato a risarcire 560 mila euro a seguito di una vicenda che ha avuto inizio nel 2007 dopo la morte di un dipendente comunale per mesotelioma. La moglie della vittima si era infatti rivolta all’INAIL e aveva ottenuto il riconoscimento della malattia professionale con l’obbligo da parte del Comune di versare una cospicua rendita. L’Amministrazione ha, però, deciso di fare ricorso e alla fine ha dimostrato che l’insorgenza del tumore risaliva probabilmente agli anni in cui l’uomo lavorava presso una società privata che operava nella costruzione e manutenzione degli impianti termo-elettrici e, soprattutto, che la sede comunale nella quale prestava servizio era del tutto priva di coperture e pannelli di amianto.
Ovviamente non si preclude alla donna di ricevere la rendita per la malattia professionale, ma questa non spetta più al Comune di Ferrara.